Area d’intervento:
Siria, Aleppo

Obiettivo generale:

Dare ai bambini orfani e abbandonati la possibilità di un futuro sostenibile e “cercare la riconciliazione in una società dove le persone sono ancora una contro l’altra” (Frate Lufti 10/2017).

Fase 2: 2019 missione in Siria – realizzazione
Fase 1: 2018 adesione al progetto e raccolta fondi.

I nostri partner nel progetto

Organismi locali beneficiari:

Vicariato apostolico di Aleppo

Obiettivi specifici:

Sostenere i bambini abbandonati ad Aleppo

  • provvedere ai loro bisogni essenziali di alimenti, vestiti e altri beni di prima necessità;
  • supporto nelle pratiche per l’iscrizione all’anagrafe, per poter frequentare la scuola;
  • lavorare con i bambini per un rinforzo psicologico e per eliminare i traumi causati dalla guerra;
  • lavorare sul ruolo delle donne madri, per fornire loro un’occupazione e renderle produttive per sostenere la propria famiglia.

Il progetto è stato fortemente voluto dal vicario apostolico di Aleppo mons. George Abou Khazen, fra Firas Lutfi e dal Muftì di AleppoMahmoud Akam, i primi ad accorgersi insieme di questa grave emergenza sociale. 

Il progetto è sostenuto dall’Associazione pro Terra Sancta, che sta curando la raccolta fondi e si occuperà dell’implementazione che prevede la costruzione di 4 centri di accoglienza ad Aleppo.

Beneficiari:

  • 500 famiglie e 2000 bambini dell’area di Aleppo

Risultati ottenuti: 

  • Consegna al vicario apostolico Mons. Abou Khazen del contributo raccolto dall’Istituto Zaccaria e da Zaccharis onlus.
  • Supporto economico alla realizzazione dei progetti in favore dei bambini di Aleppo.

“Spesso nati da stupri e violenze, sono i figli dei jihadisti, i segni più terribili che ci sta lasciando questa guerra. Bambini senza nome, e perciò senza futuro. La ONG ATS pro Terra Sancta di Frate Lufti ci ha fornito i finanziamenti necessari per iniziare e ci sta ancora aiutando a creare gli spazi necessari per accogliere più di 2000 bambini. Lavoriamo insieme perché questi piccoli possano avere le stesse possibilità di chiunque altro.  

E il progetto si chiama – appunto – “Un nome e un futuro”.

Per prima cosa li aiutiamo a iscriversi all’anagrafe, così che possano frequentare la scuola. Noi li aiutiamo in tutti gli aspetti, prevediamo un’accoglienza e un percorso psicologico perché possano, un giorno, superare i traumi ben visibili sui loro volti.

Intervista al vicario apostolico Mons. Abou Khazen.